“In cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto fintanto che si ignora l’intenzione che l’ha fatto nascere” – Daniel Pennac –

 Il cibo, con le sue mille sfaccettature, attraversa da sempre le nostre vite. Assume significati diversi a seconda dei momenti e dei contesti, viene legato a ricordi indissolubili e spesso porta ad una vera e propria dipendenza, ma non è possibile farne a meno, in quanto nostra fonte di sussistenza. Cucinare un piatto, però, significa prima di tutto compiere un atto di amore verso sé stessi e verso le persone con cui si decide di condividerlo. Il cibo è il nutrimento del corpo ma anche dell’anima: insegna a volersi bene, a relazionarsi con gli altri e a recuperare fiducia in sé e nei rapporti sociali.

Quando si cucina si ha una vera e propria attivazione sensoriale che coinvolge muscoli, sensi e varie parti del corpo. Entrano in gioco la capacità di gestire il tempo, la versatilità, la memoria e la concentrazione. Davanti ai fornelli ci si rilassa e si impara il dono dell’attesa e della cura.

Che cos’è la Cucinoterapia?

La Cucinoterapia è una forma artistico-terapeutica innovativa che utilizza la preparazione di piatti dolci e salati quale mezzo per migliorare o accrescere le proprie capacità comunicative ed espressive. Molte persone si trovano in difficoltà quando viene chiesto loro di aprirsi con persone sconosciute, ma quando si impegnano in qualcosa di creativo, ma allo stesso tempo divertente e stimolante, riescono a sentirsi più liberi, vulnerabili ed onesti.

I Benefici

Imparare a cucinare piatti nuovi e sfiziosi

Creare dei piatti elaborati, frutto di impegno, dedizione e cura, riesce a regalare una profonda soddisfazione una volta ultimati, osservati, assaporati e condivisi.

Approfondire la conoscenza di sé, del proprio comportamento e delle proprie abilità sociali

Creare dei cibi particolari per gli amici o i familiari genera delle esperienze di condivisioni sensoriali e facilita la comunicazione nonché il contatto. Cucinare insieme al proprio partner aumenta invece la complicità di coppia. D’altronde, il cibo, come il sesso, è in primis condivisione e dedizione all’altro.

Acquisire una maggiore consapevolezza sulla salute e sulla nutrizione

La soddisfazione derivante dalla creazione di piatti elaborati porta anche ad acquisire maggiore consapevolezza e responsabilità verso la scelta di alimenti sani e controllati, la sperimentazione di nuove tecniche di cottura, nonché la predilezione per la freschezza e la naturalità a discapito dei cibi industriali e confezionati, che appiattiscono e uniformano anche le sensazioni legate al loro consumo.

Miglioramento delle capacità di comunicazione e di gestione dello stress

L’atto del cucinare serve anche ad imparare a gestire i propri impulsi. Concentrarsi nella preparazione delle pietanze aiuta a distogliere l’attenzione dalle preoccupazioni che sono la vera causa alla base dell’atto compulsivo del mangiare. Spesso, infatti, il cibo diventa un modo per colmare vuoti interiori e per risolvere i propri problemi. Il pensiero più frequente è “Sto male, quindi mangio”. La Cucinoterapia, invece, si impegna a trasformare questo pensiero in “Sto male, quindi cucino”.

Potenziamento della propria autostima e delle proprie risorse

La cucina è il luogo ideale per ritrovare se stessi e la propria autostima, per imparare ad essere autonomi e indipendenti, per esprimere la propria creatività, a volte celata dalla quotidianità e dalla noia.

Come si svolgono gli incontri?

Il Laboratorio di Cucinoterapia prevede 3 percorsi, ognuno dei quali sarà articolato in 5 incontri, condotti dalla dr.ssa Francesca Mamo, psicologa, e dalla dr.ssa Giulia Vincenzo, biologa nutrizionista. 

Ogni incontro avrà la durata di 2 ore, così distribuito:

-30 minuti: introduzione e gioco di conoscenza

-30 minuti: ricetta dello nutrizionista

-30 minuti: attività psicologica

-30 minuti: assaggio dei piatti e discussione finale

 

Ogni lezione di ciascun percorso prevederà l’insegnamento dei seguenti piatti:

Lezione 1: Antipasto

Lezione 2: Primo piatto

Lezione 3: Secondo Piatto

Lezione 4: Dessert

Lezione 5: Ricetta a sorpresa

I PERCORSI

I PERCORSO: “Esprimersi attraverso la cucina: Percorso di Benessere Gustativo ed Emozionale”

Obiettivo: Sviluppo della percezione e dell’affermatività e riconoscimento e gestione delle proprie emozioni

 

II PERCORSO: “Conoscersi attraverso la cucina: Percorso di Consapevolezza Corporea e Sensoriale”

Obiettivo: Sviluppo del movimento e dell’espressione corporea e potenziamento della propria autostima e delle proprie risorse

 

III PERCORSO:Comunicare attraverso la cucina: Percorso di Espressività Artistico-Creativa”

Obiettivo: Sviluppo delle varie tecniche comunicative e dell’autocoscienza nonché dei processi immaginativi e creativi e potenziamento del problem solving.

Contatti

Sono Francesca Mamo, psicologa e psicosessuologa, siciliana d’origine e romana d’adozione. La cucina attraversa da sempre la mia vita, grazie ai mille profumi e odori della mia terra natìa. Come psicologa mi occupo di promuovere il benessere delle persone, cercando di aiutarle nell’ardua ricerca della propria felicità. Sono stata la prima a trovare spesso conforto nella cucina e nella preparazione di piatti, salati e dolci. Quando vedo realizzato il piatto che fino a poco tempo prima esisteva solo nella mia mente, mi sento attraversata da un senso di benessere e soddisfazione personale che mi aiutano ad affrontare le diverse sfide della mia vita. Mi occupo da anni di insegnare pasticceria alle persone e man mano che sono andata avanti ed ho assistito ai loro progressi, mi sono resa conto di come i corsisti provassero le mie stesse sensazioni nel cucinare e traessero i miei stessi benefici. Da lì è nata l’idea della cucinoterapia, uno spazio dove ognuno possa sentirsi accolto all’interno di un gruppo e libero di potersi sperimentare, uno spazio dove potersi prendere cura delle proprie difficoltà impastandole, rielaborandole e imparando ad accettarle e, perché no, anche ad amarle. Se qualcuno dovesse chiedermi qual è il mio sogno nel cassetto, come persona e come professionista, risponderei certamente che la cucina possa diventare a tutti gli effetti un’arte-terapia, così come il teatro o la musica.

 

I miei contatti:

Linkedin

Email

VUOI FREQUENTARE UN CORSO DI CUCINOTERAPIA?

Compila il form! Appena si formerà una classe verrai contattato e informato sul luogo, l’orario e il costo

Acconsento al trattamento dei dati personali.


SEI UNA
SCUOLA DI CUCINA?

Organizza un corso di cucinoterapia presso la tua sede. Contattataci e ti forniremo tutti i dettagli!

Acconsento al trattamento dei dati personali.